Alla base di ogni disuguaglianza sociale ed economica vi è una disuguaglianza educativa.
Alla base di ogni disuguaglianza sociale ed economica vi è una disuguaglianza educativa.
Alla base di ogni disuguaglianza sociale ed economica vi è una disuguaglianza educativa.
Alla base di ogni disuguaglianza sociale ed economica vi è una disuguaglianza educativa.
Un Piano d’Azione per l’economia sociale per un profondo cambiamento della società verso un modello che metta le persone al primo posto.
Il Piano d’azione europeo per l’economia sociale è l’occasione per Instaurare una nuova normalità sostenibile per l’uomo e il pianeta.
Editoriale estratto da CIVIC 5 Più che una previsione è una constatazione. L’emergenza da coronavirus sta agendo come un violento fattore di polarizzazione sociale. Se durante la prima ondata – di fronte all’ignoto – è prevalsa una reazione civica che ci ha fatto sentire tutti coinvolti alla stessa maniera, su un’unica barca, oggi l’umore collettivo […]
Estratto da Civic 4 | l’unicità della Carta italiana si fonda sull’importanza dei doveri come collante principale per tenere unito Stati e cittadini.
Estratto da Civic 4 | Servizio civile obbligatorio o volontario: come rafforzare il senso di contribuire al bene comune nei giovani?
Estratto da Civic 1 | Per un nuovo civismo. Terzo settore, per ordine ma non per importanza. Ecco perchè sostenere e supportare la fioritura del non profit.
Estratto da Civic 4 | Pensare a sé stessi aiutando al contempo gli altri: ecco cos’è l’egoismo solidale, secondo Enrico Bertolino
Estratto da Civic 4 | Momento Civico. L’emergenza sanitaria ha reso evidente quanto sia necessario uno spazio comune per la società. di Carlo Ratti
Estratto da Civic 4 | Momento Civico. L’emergenza sanitaria ha reso evidente quanto sia necessario uno spazio comune per la società. di Carlo Ratti
Estratto da Civic 4 | Momento Civico, di Camilla Baresani. Guardandoci alle spalle, tra qualche anno, potremo dire di avere tratto qualcosa di utile dai danni della pandemia?
Una chiacchierata con Mariangela Pira, volto di Sky TG24 e icona di un’informazione chiara e diretta che viaggia soprattutto sui social, grazie alla quale ci aiuta ogni giorno a capire meglio gli effetti della pandemia sull’economia reale.
Estratto da CIVIC | Momento Civico. Un nuovo dizionario, un nuovo modo di raccontare una realtà in cambiamento, oggi più che mai legata al digitale
di Enzo Manes Momento Civico è un’espressione che ben riassume questi mesi di emergenza e timore, ma anche di solidarietà, interconnessione e cambiamenti. Gli italiani hanno (ri)scoperto il senso civico: come fare per far sì che questo “momento” perduri nel tempo?Ne parla Enzo Manes, presidente di Fondazione Italia Sociale, nell’editoriale del quarto numero di CIVIC. […]
La filantropia può rappresentare qualcosa di estraneo al sistema democratico? Il filosofo francese Alexis Henri Charles de Clérel de Tocqueville, vissuto subito dopo la Rivoluzione francese, si scaglia contro la filantropia continentale, alto-borghese e benevolente.
Fondazione Italia Sociale propone una modifica alla legge sui lasciti piuttosto semplice: rivedere le soglie e le aliquote dell’imposta sulla successione e sulle donazioni, tutelando i gradi di parentela diretta ma aumentando progressivamente le imposte per i discendenti più lontani (dal quarto grado in avanti). In parallelo, azzerando le tasse, si potrebbe agevolare chi intende destinare i propri beni a scopi di interesse sociale.
Eredità è una parola bellissima, perché può lasciare un’impronta e fare del bene. Ne parla Enzo Manes, presidente di Fondazione Italia Sociale, nell’editoriale del terzo numero di CIVIC che ci invita a ripensare alla distribuzione della ricchezza e al “dopo di noi” come un’opportunità per lo sviluppo sociale.
Il “Manifesto Europeo della Filantropia” rivolge ai responsabili politici europei un appello a lavorare per la costituzione di un mercato unico della filantropia che preveda un suo migliore riconoscimento nella legislazione – sia a livello europeo che nazionale e il sostegno alle attività filantropiche transfrontaliere in tutta l’Unione Europea. Intende inoltre ridurre le barriere attualmente esistenti in questo ambito per consentire di sfruttare per il bene pubblico l’impatto della spesa di risorse private sostenuta da donatori e fondazioni.
Abbiamo il dovere di costruire una nuova cultura della solidarietà che vada oltre la pura erogazione e diventi vera e propria imprenditoria sociale. Fondazione Italia Sociale vuole raccogliere questa sfida, creando nuove connessioni tra tutti i tessuti della popolazione, tra gli individui e le realtà profit e non profit.
Un nuovo scenario di riduzione delle risorse pubbliche e di un welfare in continuo ridimensionamento non può che avere bisogno di riprendere in mano la filantropia, sempre tacciata di essere elitaria, e di renderla “pop”. Popolare, partecipata, inclusiva. Dove tutti sono protagonisti.
Lotta al gender gap, sostegno alle lingue parlate da piccole comunità, totale privacy degli utenti per una vera libertà di espressione. Dal primo fundraising, la Wikimedia Foundation ha raccolto 90 milioni di dollari, tutti con l’obiettivo di una conoscenza condivisa.
Tantissime realtà non profit che operano in comunità piccole spesso faticano a vedere nello Stato qualcosa di utile. Ma, esattamente come nel profit, mettere in rete il bene significa aumentarne la forza, per una crescita senza limiti.
Gli italiani sono sempre più generosi nei confronti delle non profit. A rafforzare la rete di solidarietà sociale è un diffuso senso di comunità. Nonostante un alto tasso di benessere registrato, permane però l’insoddisfazione generale per la qualità della vita.
La filantropia non è solo una “cosa da ricchi”, ma può e deve essere un agire dei cittadini, alla portata di tutti. Il filantropo di oggi è semplicemente una persona che nelle sue possibilità agisce per il bene comune. Tutti possiamo essere filantropi e tutti siamo costantemente coinvolti in atti filantropici, come protagonisti o come beneficiari.
Nata il 15 gennaio di 18 anni fa, Wikipedia è patrimonio di tutti, perché tutti possono utilizzarla ma anche arricchirla. Con la stessa filosofia, libertaria e non profit, Wikimedia Foundation da anni opera in tutto il mondo per rendere cosa comune la conoscenza, punto fermo per la crescita di ogni popolo.
L’ideatore di Windows e sua moglie, fondatori della Gates Foundation, si raccontano e spiegano che cosa significa per loro “dedicarsi agli altri” e perché farlo è una responsabilità imprescindibile di chiunque possegga ingenti ricchezze.
Oggi in Italia coinvolge 5 milioni e mezzo di persone, ne fa lavorare più di 800mila e con le sue attività filantropiche rappresenta una delle poche risposte concrete alla crisi economica. Non male per essere “soltanto” il Terzo dei settori.
Fondato nel 1999 da Paul Newman, il Committee Encouraging Corporate Philantropy riunisce oltre 200 Ceo delle principali imprese mondiali e li indirizza verso un nuovo approccio in cui sviluppare attività filantropiche, rafforzando al contempo le performance aziendali.
Il futuro delle istituzioni politiche? È nell’interesse collettivo. Era il XIX secolo e lo studioso francese Alexis De Tocqueville riscopriva il legame positivo tra “interesse” e “miglioramento collettivo”. Un punto di vista sempre attuale, riproposto da Oliver Zunz nel saggio Alexis De Tocqueville on Associationism and philantropy, pubblicato il 13 luglio 2015 su HistPhil.
Il non profit sta diventando una realtà sempre più importante nel tessuto economico e sociale statunitense. Il Terzo settore contribuisce per il 5,4 per cento al Pil a stelle e strisce, ogni anno raccoglie miliardi di dollari e dà lavoro a più di 14 milioni persone.
L’allentamento dei legami che ci tenevano insieme è sembrato una condizione necessaria per lo sviluppo economico.
Ma ci siamo sbagliati.