
Potrei, ma non voglio…donare | Parliamo di Giving Tuesday
Partiamo da un dato: nel 2020 la ricchezza mondiale ammontava a circa $418.3 miliardi. Un numero con così tanti zeri che a stento riusciremmo a
Partiamo da un dato: nel 2020 la ricchezza mondiale ammontava a circa $418.3 miliardi. Un numero con così tanti zeri che a stento riusciremmo a
“La pandemia del virus Covid-19 ha cambiato indistintamente le vite di tutti”. In ogni contesto ci ripetiamo frasi come questa negli ultimi mesi. E continueremo
Good thinking nasce con un obiettivo: raccontare il civismo e il dono come segno di civiltà. Anzi, di una civiltà impegnata per il benessere di
La filantropia può rappresentare qualcosa di estraneo al sistema democratico? Il filosofo francese Alexis Henri Charles de Clérel de Tocqueville, vissuto subito dopo la Rivoluzione francese, si scaglia contro la filantropia continentale, alto-borghese e benevolente.
Le imprese italiane si confermano fanalino di coda in Europa nella propensione al giving. Dona appena l’1,2% delle società di capitali. Peggio di noi solo
Eredità è una parola bellissima, perché può lasciare un’impronta e fare del bene. Ne parla Enzo Manes, presidente di Fondazione Italia Sociale, nell’editoriale del terzo numero di CIVIC che ci invita a ripensare alla distribuzione della ricchezza e al “dopo di noi” come un’opportunità per lo sviluppo sociale.
Il “Manifesto Europeo della Filantropia” rivolge ai responsabili politici europei un appello a lavorare per la costituzione di un mercato unico della filantropia che preveda un suo migliore riconoscimento nella legislazione – sia a livello europeo che nazionale e il sostegno alle attività filantropiche transfrontaliere in tutta l’Unione Europea. Intende inoltre ridurre le barriere attualmente esistenti in questo ambito per consentire di sfruttare per il bene pubblico l’impatto della spesa di risorse private sostenuta da donatori e fondazioni.
Abbiamo il dovere di costruire una nuova cultura della solidarietà che vada oltre la pura erogazione e diventi vera e propria imprenditoria sociale. Fondazione Italia Sociale vuole raccogliere questa sfida, creando nuove connessioni tra tutti i tessuti della popolazione, tra gli individui e le realtà profit e non profit.
Un nuovo scenario di riduzione delle risorse pubbliche e di un welfare in continuo ridimensionamento non può che avere bisogno di riprendere in mano la filantropia, sempre tacciata di essere elitaria, e di renderla “pop”. Popolare, partecipata, inclusiva. Dove tutti sono protagonisti.
La filantropia non è solo una “cosa da ricchi”, ma può e deve essere un agire dei cittadini, alla portata di tutti. Il filantropo di oggi è semplicemente una persona che nelle sue possibilità agisce per il bene comune. Tutti possiamo essere filantropi e tutti siamo costantemente coinvolti in atti filantropici, come protagonisti o come beneficiari.